Romics. Io, Biancaneve, nella colorata terra dei folli

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Ci sono tanti modi per vivere Romics. Il più intenso? Viverlo da cosplayer, e osservare quel mondo colorato e un po’ folle attraverso gli occhi di chi quel mondo lo conosce bene.

Siamo giunti alla XXIII edizione del Romics, il grande appuntamento internazionale sul fumetto, l’animazione, i games, il cinema e l’entertainment, ed il cuore pulsante di questo coloratissimo evento sono sempre loro: i cosplayer. La vivacità caleidoscopica dei loro costumi rende quest’evento della capitale unico nel suo genere.

L’origine del termine cosplay nasce dall’unione delle parole costume e play. Infatti, il cosplayer veste ed interpreta il personaggio scelto che, solitamente, appartiene al mondo dei manga e degli anime, ma spesso anche dei videogiochi, dei film o dei telefilm.

Romics Io Biancaneve nella colorata terra dei_folliLa scelta del cosplay, in genere, è determinata dal grado di affinità che si ha con un personaggio, dalle caratteristiche della sua personalità e del suo abbigliamento, che risultano particolarmente interessanti, affascinanti ed attraenti.

Quest’anno il mio Romics è stato una sorpresa dopo l’altra, a partire dal cosplay.

Infatti, avevo acquistato, mesi fa su un sito, uno splendido costume di Hela, la dea della distruzione del Film “Thor Ragnarok”, ma per me il karma aveva in serbo ben altro. Due settimane prima del Romics, quando mi è stato recapitato il vestito, mi sono accorta con orrore che era di una taglia immensamente più grande della mia.

Disperata e con i giorni contati, ad un tratto ho avuto un’illuminazione, mi sono ricordata che nei recessi del mio armadio dei travestimenti (ebbene sì, ho un armadio solo per i travestimenti, e penso sia la porta d’accesso per Narnia!), avevo un vestito mai indossato.

Comprato e dimenticato ormai da tempi immemorabili giaceva sopito su una stampella il mio vestito da… Biancaneve! La corsa all’ordine della parrucca con spedizione express è stato il passo successivo.

Così è giunto il giorno del Romics e da spietata e sanguinaria dea della distruzione, mi sono ritrovata, in un batter di ciglia, a gorgheggiare con le tortorelle e fare torte aiutata da scoiattoli.

Mia compagna, in questa pazza avventura di un giorno, è stata la mia amica Vittoria, scrittrice e youtuber, che, per l’occasione, ha vestito i panni di Alice nel Paese delle Meraviglie.




Non potete neppure immaginare quante emozioni ci ha regalato questa giornata. Mi sono resa conto di quanto è forte nei grandi e nei piccoli la magia delle fiabe, la voglia di sognare ad occhi aperti e di volare con la fantasia con un po’ di polvere di stelle.

Io e Vittoria ci siamo sentite quella polvere di stelle; soprattutto per i bambini incontrati. Lo leggevamo nei loro occhi, quando ci salutavano e ci correvano incontro per farsi una foto con noi.




Grazie a questo “imprevisto dell’ultimo minuto” ho vissuto momenti di allegria e di commozione, riflettendo davanti alla purezza dello sguardo di un bambino, su quali siano le differenze tra l’essere e l’apparire.

Per quest’edizione del Romics, per motivi di tempo, avevo deciso d’indossare un vestito già pronto, ma per quello di ottobre ho progetti più impegnativi e creativi. Voglio vivere l’appagante esperienza di realizzare il prossimo cosplay con le mie manine.

In questo Romics ho visto molti cosplayer indossare vestiti fatti da loro. Penso che tutti i complimenti ricevuti in fiera assieme alle richieste di foto e video li abbia ripagati di tutto il duro lavoro.




Infatti, l’arte del cosplay “fai da te” richiede tempo e fatica. Sebbene ordinare il costume e gli accessori necessari su internet necessiti un tempo ed un impegno minore, realizzare il travestimento scelto con le proprie mani, regala soddisfazioni infinitamente maggiori.

L’elaborazione del modello, la ricerca e la selezione dei materiali, l’attenzione con cui si prepara il cosplay, rendono ogni cosplayer un vero e proprio artigiano che con cura e pazienza crea il suo personale capolavoro. Il Romics è un luogo magico, una nuova festa dei folli in cui ognuno, per uno o più giorni, può essere chi desidera, dando corpo ai suoi sogni e alle sue passioni; e forse, mostrando un pezzettino della propria anima indossando una maschera.

P.S. La vostra Biancaneve si è comprata un spada, che le servirà per il prossimo cosplay. Per saperne di più, aspettate il prossimo Romics, ne vedrete delle belle!

Sabrina Amato
Sabrina Amato
Sabrina ama l’arte, così tanto da prendersi due lauree per avere ancor più motivi per amarla. Prova un fascino irresistibile per tutto ciò che non conosce, che sia profondo o lontano, e quindi adora l’acqua, nuotare, il mare e gli oceani, ma adora anche le danze orientali e le arti marziali. Nerd con la passione per il vintage, nel tempo libero partecipa come miss agli eventi del Miss Pin Up WW2 e ad ogni Romics come cosplayer. Sa resistere a tutto tranne alle tentazioni, ai gatti, ai cartoni animati e ai libri.

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